Personal branding – Come costruire un brand attraverso la propria musica

Si sente tanto parlare di personal branding, spesso riferito a professionisti o ad aziende che lo usano per affermarsi sul mercato. Ma può il personal branding aiutare un artista a promuovere il suo prodotto in un settore particolare come quello musicale?

Vi anticipo subito che la risposta è “si”: tecniche e strategie che funzionano in alcuni settori raramente non possono essere utilizzate in altri anche completamente diversi, ovviamente con le dovute differenze.

Ma cos’è il personal branding? Iniziamo subito col dire cosa non è: non è il vendere sé stessi. Non stiamo parlando di tecniche di vendita che usando le giuste leve motivazionali inducono un cliente all’acquisto. Si tratta piuttosto della costruzione e della comunicazione di un’immagine di sé coerente con ciò che veramente siamo. Mi piace a questo proposito ricordare la definizione che ne dà Jeff Bezos, il quale sostiene che “Il personal branding è quello che la gente dice di te, una volta che sei uscito dalla stanza”.

L’immagine che diamo di noi stessi è fondamentale, sia che siamo un consulente aziendale che mira ad acquisire nuovi clienti, sia che siamo un cantautore che comunica con il suo pubblico. Qui iniziamo a percepire le prime differenze: un professionista per un’azienda molto spesso rappresenta una scelta unica, ti rivolgi ad uno piuttosto che ad un altro. Nella musica il pubblico non è costretto a fare scelte così esclusive, possono piacermi sia Jovanotti che Daniele Silvestri ed entrambi posso seguirli, andare ai loro concerti e comprare la loro musica.

In apparenza, mancando questa esclusività, è un lavoro più facile… ma solo in apparenza! Un musicista, specialmente se di successo, è sempre sotto i riflettori ed ogni sua azione è analizzata ed amplificata. Questo rende tutto molto più complicato perché anche un singolo errore può risultare determinante.

Metti in risalto le tue caratteristiche distintive

Finalmente hai deciso di buttarti anima e corpo nel mondo musicale, la tua musica è di buon livello e cominci ad avere un pubblico che ti apprezza. Questa è sicuramente una solida base dalla quale partire, ma potrebbe non bastare.

Chi conosce il mondo musicale non può fare a meno di notare quanti siano gli artisti che si propongono e cercano di avere successo, e molto spesso il loro livello tecnico, anche di quelli sconosciuti, è davvero notevole! Qui entra il gioco il personal branding: è quanto mai opportuno in un contesto così competitivo ed affollato metterci in evidenza facendo risaltare le nostre caratteristiche distintive.

Una buona base di partenza consiste nel rispondere a queste domande:

  • A chi ti rivolgi? Chi è il tuo pubblico?
  • Chi sei? Cosa ti identifica?
  • Sei credibile?
  • Come lo vuoi comunicare?

Andiamo ad analizzarle.

Il pubblico

Qualsiasi strategia comunicativa che si rispetti dovrebbe partire dall’analisi dei nostri interlocutori. Un direttore d’orchestra e una cantante rap fanno entrambi musica (lo so, molti potrebbero non essere d’accordo con questa affermazione!), ma è evidente che si rivolgono a persone ben diverse.

Identificare il proprio pubblico significa poter misurare correttamente i contenuti e il tono della nostra comunicazione in modo che raggiunga le persone che ci interessano. Certo, non ci sono regole precise da seguire pedissequamente: stiamo sempre parlando di artisti e l’originalità e l’estro fanno parte della loro natura. L’importante è essere consapevoli di quello che si fa.

L’identità

Questa dovrebbe essere la parte più facile… dovrebbe! La tentazione forte potrebbe essere quella di cercare di emulare personaggi che hanno già successo o che comunque ci piacciono. Cadere in questa tentazione significa conformarsi a tutti quelli che fanno altrettanto confondendoci tra la folla.

Abbiamo una particolare filosofia di vita? Magari siamo animalisti o ambientalisti convinti, siamo sempre solidali con le persone più deboli e indifese, così come invece potremmo avere valori magari meno nobili ma comunque originali.

Abbiamo aspetti tecnici distintivi? Ad esempio, un particolare timbro di voce, oppure la predilezione per uno strumento particolare, meglio se inusuale. Anche questo, se messo opportunatamente in risalto, può essere fortemente caratterizzante.

Qualsiasi sia la nostra identità non cerchiamo di nasconderla per evitare di dispiacere ad alcuni: prendiamo posizione! Ricordiamoci che non potremo mai piacere a tutti: molto meglio avere una nostra community che ci segue e crede in noi per quello che siamo veramente.

La credibilità

Chi intraprende la carriera musicale quando avrà successo diventerà un personaggio pubblico. Questo comporta che le sue azioni (anche quelle passate!) saranno costantemente sotto osservazione da parte di moltissime persone. Questo significa che anche e sopratutto i tuoi numeri su Youtube, Instagram etc saranno analizzati non solo dal pubblico ma anche dagli addetti ai lavori.

Per questo motivo, se vuoi crescere su Youtube per esempio, ti consigliamo di non considerare l’acquisto di views finte, ma di focalizzarti totalmente su una strategia di lungo termine che sia sostenibile e solida, tramite pubblicità su YouTube.

Non basta affermare che crediamo in qualcosa: è necessario che le nostre azioni lo confermino sempre, ed è opportuno che lo facciano già da adesso.

La comunicazione

Al giorno d’oggi per comunicare c’è solo l’imbarazzo della scelta. Se prima un artista comunicava soprattutto grazie a testate giornalistiche, radio e televisione, adesso sono sicuramente i social a farla da padrone.

I nostri profili Facebook e Instagram, il nostro canale su YouTube o Tik Tok, la nostra pagina personale su Spotify: ognuno di questi canali ha la sua efficacia e modalità di comunicazione. Le varie Star nel mondo della musica riescono a raggruppare community enormi, tanto che a partire oltre un certo punto non possono gestirle in autonomia ma hanno dei veri e propri staff che se ne prendono cura.

La buona notizia è che però anche all’inizio della vostra carriera avrete la possibilità di comunicare, senza necessariamente dovere essere intervistati da un giornalista o invitati ad un programma. L’importante è farlo tenendo però sempre a mente i punti di cui abbiamo parlato fino adesso.

La musica prima di tutto

Ovviamente tutto ciò non può prescindere da quella che è la vostra passione e il vostro mestiere: la musica! È in questo campo che dovrete saper esprimere tutta la vostra creatività e il vostro talento. Questo sarà il prodotto che alla fine il vostro pubblico deciderà di ascoltare o di skippare passando alla traccia successiva della playlist.

Il personal branding può fare molto, e noi di Veedo lo sappiamo!

Anche questo però farà sempre parte del vostro mestiere.

Essere in evidenza vorrà dire che la vostra musica desterà comunque maggiore interesse rispetto a quella di altri. Se a questo punto il vostro prodotto si dimostrerà valido le vostre prospettive di carriera ne trarranno sicuro vantaggio!

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