Come si guadagna con la musica

Ok, la musica è la vostra passione, avete messo su il vostro gruppo, incominciate a farvi conoscere ed arrivano i primi apprezzamenti, ma come si guadagna facendo musica oggi?

Il mercato musicale è profondamente cambiato da diversi anni a questa parte. Tutti i negozi storici di musica che non sono riusciti ad evolversi, alla fine hanno dovuto arrendersi e chiudere i battenti. È quindi evidente che la vendita dei CD non sia più la principale fonte di guadagno delle etichette discografiche e quindi degli artisti.

In questo articolo, con il team Veedoo siamo andati ad esaminare nel dettaglio quelle che sono le reali possibilità per un artista di vivere coltivando la sua passione.

I diritti d’autore

Le royalty o diritti d’autore sono la fonte di guadagno in campo musicale a cui si pensa subito in maniera spontanea. Ma chi detiene i diritti di una canzone? Chi guadagna quando questa viene eseguita alla radio o in streaming su Internet?

Cominciamo quindi col dire che esistono sia i diritti di autore veri e propri, ovvero quelli relativi alla composizione di un brano, sia quelli di registrazione e riproduzione, relativi a chi la interpreta. La massimizzazione dei guadagni ovviamente avviene quando l’artista che esegue il brano lo ha anche composto.

Entrambi questi diritti, composizione ed esecuzione, hanno la loro valenza. Gli autori però hanno un vantaggio in più perché possono portare guadagni anche a distanza di tempo, come nel caso in cui un artista famoso riportasse al successo con una cover un brano del passato. La storia della musica è infatti piena di esempi in cui un brano nella sua versione originale è quasi passato inosservato, ma una sua successiva rielaborazione ha avuto notevole fortuna.

Ma come avviene il pagamento dei diritti quando un brano viene eseguito per radio? Tipicamente le radio pagano una licenza che permette loro di riprodurre qualsiasi canzone, il cui ammontare verrà successivamente suddiviso tra i vari artisti. Stessa cosa avviene per le radio che trasmettono in streaming su Internet. Stranamente le licenze pagate dalle radio tradizionali riguardano solo i diritti degli autori e non quelli di esecuzione del brano, corrisposti invece da chi diffonde la musica in streaming.

I concerti

Parlare di performance live in un periodo nel quale una pandemia le ha rese impossibili potrebbe sembrare un controsenso ed in fondo perfino fuori luogo. Vogliamo però fare lo stesso delle considerazioni a riguardo per tre motivi: in primo luogo le pandemie sono un fatto del tutto eccezionale; in secondo luogo il concerto è stato uno dei canali di monetizzazione maggiormente in crescita fino a quando non è stato bloccato per cause di forza maggiore; infine il concerto porta con sé l’idea stessa che è alla base della musica e cioè l’unione di molte persone racchiuse da una sola grande passione. Quest’ultimo elemento non solo ha degli effetti economici importanti ma è un forte acceleratore di profitto poiché si espande verso altri settori, come vedremo fra poco.

Le performance live sono un’occasione unica per artisti di qualsiasi livello di notorietà. Ovviamente nel caso del grande artista che riempie uno stadio, magari anche per diverse sere consecutive, non c’è certo bisogno di spiegare l’entità del guadagno. Ci sono però innumerevoli altre occasioni in cui anche artisti meno noti hanno l’opportunità di farsi conoscere e guadagnare.

Locali dove si suona dal vivo, rassegne di musica indipendente, feste a carattere locale, ma che possono avere anche un risalto molto più ampio: sono tutte occasioni nelle quali gli artisti entrano a direttamente a contatto con il loro pubblico, già acquisito o potenziale, cosa che ha un impatto ben diverso rispetto ad un semplice streaming.

La capacità di suonare dal vivo e di coinvolgere la platea ovviamente è tutta un’altra cosa rispetto al semplice saper suonare o cantare o semplicemente farsi notare per le visualizzazioni su YouTube. Sono qualità che vanno sviluppate e allenate, ma che alla lunga risultano determinanti e anche molto remunerative.

Merchandising

Così come nello sport, anche nella musica la vendita di prodotti “paralleli”, come magliette, cappelli, bandane o svariati tipi di gadget, ormai fornisce un notevole introito agli artisti. È un’attività che ovviamente si sposa molto bene con le performance live, ma che può anche esserne totalmente indipendente sfruttando canali più tradizionali, come negozi o centri commerciali.

Il sito di un’artista inoltre può essere un ottimo luogo dove mettere su una sezione dedicata al commercio elettronico di questi oggetti affiancato alla normale vendita di CD o al download della musica. Internet inoltre può essere un ottimo luogo dove ricevere finanziamenti da eventuali simpatizzanti che vogliono sostenere spontaneamente il nostro progetto musicale, ad esempio tramite piattaforme come Patreon.

Questo in sostanza è un canale le cui potenzialità sono limitate unicamente alla fantasia di chi decide di sfruttarlo.

Pubblicità e film

Convincere la produzione di un film, o di una serie televisiva, ad utilizzare uno dei nostri brani sarebbe senz’altro un metodo molto efficace per guadagnare e per contribuire alla nostra crescita. Stesso discorso per quanto riguarda un brand che decide di sfruttarlo per la promozione dei suoi prodotti.

In entrambi questi casi il guadagno sarà regolato da un contratto dove il nostro potere negoziale dipenderà in larga misura dalla nostra notorietà. Non tutto è perduto però per artisti che ancora non l’hanno ancora raggiunta, anzi!

In molti casi la produzione, sia che si tratti di un film che di uno spot, potrebbe non volere di proposito utilizzare un brano famoso ma preferire di cercare qualcosa di molto meno noto ma comunque funzionale al messaggio da trasmettere. Questo permette loro di essere più originali e non dover trattare per forza con esose celebrità. Il vantaggio per l’artista di guadagnare e allo stesso tempo di farsi conoscere da un pubblico molto vasto è parte del compenso, almeno nelle fasi inziali della carriera.

Ovviamente ciò è tanto più vero quanto la pubblicità su YouTube è diffusa oppure il film o la serie sono di successo: non faremo sicuramente fatica a trovare esempi nei quali la canzone utilizzata nella pubblicità di una compagnia telefonica sia diventata il tormentone dell’estate. Non ne faremo nemmeno a trovare brani, anche di qualche anno prima, che assurgono a nuova vita proprio perché hanno beneficiato di una simile diffusione.

Conclusioni

Quelli fin qui presi in considerazione sono solo alcuni dei canali che un artista può utilizzare per guadagnare con la musica e dargli l’opportunità di fare della sua passione un reale lavoro. Le possibilità offerte da Internet in questo campo inoltre sono solo all’inizio e ben lungi dall’essere completamente esplorate e sfruttate.

Come per tutte le cose, il nostro consiglio a chi vuole intraprendere questa strada, è quello di curare al massimo la qualità della sua musica puntando al miglioramento continuo e di utilizzare tutti i canali di comunicazione a sua disposizione.

You have Successfully Subscribed!