Di cosa si occupa un direttore artistico (h2)
Competenza del direttore artistico
Tutti coloro che ci tengono particolarmente a brillare e a farsi conoscere oltre che a prosperare nell’ambiente dello spettacolo dovrebbero avvalersi della collaborazione e della competenza del direttore artistico, una figura che si rivela vincente è determinante nella maggior parte delle circostanze. Come si è appena specificato, questo professionista è al centro del mondo dello spettacolo, anche se potrebbe avere delle competenze diverse a seconda dell’ambito in cui opera di più.
C’è una certa differenza, infatti tra un direttore artistico che si occupa di progettare un programma televisivo, è un direttore artistico che organizza degli eventi è un direttore artistico che si occupa di un progetto musicale.
Comunque sia le figure sopra descritte sono accomunate da una serie di caratteristiche e di specifici compiti che le vede concentrarsi sulla ideazione e coordinazione dei contenuti da proporre al pubblico. Un ruolo centrale che viene tenuto in ampia considerazione dal direttore artistico a quello della comunicazione e dell’immagine.
Per cercare di utilizzare una metafora, il direttore artistico sta ad uno spettacolo o a un progetto musicale come un architetto progettista sta ad un’opera di restaurazione o di costruzione edile. Si tratta proprio di costruire un’idea astratta che dovrà essere messa in pratica, verificando che possa essere sostenibile a 360°, sia dal punto di vista artistico che dal punto di vista economico e tecnico.
Il ruolo di un direttore artistico
In campo musicale il direttore artistico può essere anche definito produttore artistico o direttore musicale ed è il diretto responsabile della realizzazione di un progetto più o meno articolato e sostanzioso, ovvero di una canzone (dalla realizzazione, al lancio, alla promozione eccetera) oppure di un intero album.
Chiaramente bisogna avere le competenze specifiche musicali per poter supervisionare il lavoro di tanti musicisti che devono essere coordinati tra loro, per cui se si vuole ricoprire questo incarico è necessario essere un musicista in grado di collaborare con chi finanzia il progetto ovvero il produttore e con tutti i tecnici e gli artisti coinvolti.
In base alla sua esperienza, alle sue competenze e al suo gusto avrà l’intuito giusto da seguire per scegliere gli aspetti caratteristici da evidenziare nel progetto. Assieme all’artista prenderà accordi sugli arrangiamenti musicali, e indirizzerà un determinato album rispetto a una linea precisa. È possibile includere nelle scelte l’opportunità o meno di avvalersi di determinati strumenti, musicisti, collaborazioni. Come direttore dei lavori si premura di organizzare il lavoro in tutto e per tutto, mettendo al centro dell’opera di coordinamento di tutta una serie di professionisti che devono essere messi in grado di esprimersi al meglio contribuendo a realizzare un singolo o un album di tracce inappuntabile e votato al successo.
Per fare questo al meglio terrà in considerazione le finalità e le possibilità per le quali ha senso di esistere il progetto stesso, cercando di rendere reali tutte le potenzialità che ha intravisto all’interno di questo lavoro.
I guadagni del direttore artistico
Molto dipende dalle capacità che si sviluppano, dai progetti che si seguono, perché oltre a un contratto regolarmente retribuito, in genere al direttore artistico competono anche delle percentuali e delle royalties.
Si tratta di una professione di responsabilità, perché in caso di fallimento del progetto il direttore artistico sarà il primo ad essere additato oltreché interpellato. Tutte le decisioni che vengono prese nel corso del lavoro di cui viene incaricato sono sotto il suo controllo, quindi può essere anche chiamato a rispondere legalmente di esse.
Può capitare che, se i risultati anche solo parziali sembrano non rispecchiare le aspettative, il direttore artistico si estromette dal progetto o venga estromesso dal produttore. Questo fenomeno non riguarda solo il mondo della musica ma anche i direttori creativi delle case di moda, così come il commissario tecnico della nazionale di calcio.
Perché assieme a tanta passione che porta con sé buone prospettive, buoni guadagni e anche una certa aura di prestigio e di autorevolezza, esistono delle responsabilità che ad un certo punto si potrebbe decidere di non voler più sostenere o che si viene ritenuti non essere più in grado di sostenere.
La carriera di direttore artistico
Sebbene (e ci limitiamo a parlare del campo musicale ma si può chiaramente estendere il discorso a qualunque genere di direttore artistico), bisogna conoscere la musica ed essere dei musicisti, per poter coordinare tutta una serie di figure professionali diverse e amalgamarle in una squadra in grado di portare a termine un progetto, il direttore artistico deve effettuare un percorso formativo ulteriore. Si tratta dunque di una strada lunga e impervia il cui punto di partenza non può che essere la passione convogliata da un atteggiamento disciplinato e ricco di abnegazione.
Non è un percorso formativo rigidamente normativo, nel senso che non esiste un titolo di studio specifico o un esame per entrare a far parte di un albo professionale come per esempio potrebbe essere per un architetto appunto.
Ma è chiaro che per essere credibile bisogna avere un certo curriculum che evidenzi un percorso degno di nota e suggerisco a chi vi si confronta la presenza e l’accumulo di una serie di conoscenze, esperienze e competenze utili a dare una credibilità professionale. Naturalmente non verrà segnata una laurea al DAMS che prevede all’interno delle sue opzioni degli indirizzi di studio più o meno idonei e che devono essere attentamente valutati. Anche dei master o una triennale in scienze della comunicazione può essere utile perché, come già è stato sottolineato, l’aspetto comunicativo è centrale in questa professione.
E poi sarà necessario cominciare a mettere in pratica, all’interno di progetti concreti e in partenza di modeste dimensioni, ciò che si è imparato, così da poter acquisire anche una esperienza pratica che è non certo meno utile di quella teorica.
A volte, e soprattutto in campo musicale, il lavoro del direttore artistico non viene svolto da un’unica figura ma da un team di professionisti e questa è una buona base di partenza per poter suddividere delle iniziali responsabilità.
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